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Hai meno di 36 anni? Ecco i vantaggi per chi acquista casa nel 2023

Il governo ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre 2023 l’agevolazione pensata per incentivare gli acquisti delle prime case da parte degli italiani under 36. La misura va quindi ad “aiutare” per l’acquisto della prima casa, i più giovani.

Per le compravendite di prime case non soggette a Iva viene garantita l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale. Per quelle che invece sono soggette a Iva, oltre all’esenzione delle tre imposte, viene riconosciuto un credito d’imposta, pari all’ammontare dell’Iva corrisposta al venditore.

 

CREDITO D’IMPOSTA

Il credito d’imposta può essere fruito in più modi. Può ad esempio essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito; oppure può essere utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare dopo la data dell’acquisto agevolato

Ancora, il credito è utilizzabile in compensazione tramite modello F24, nel quale va indicato il codice tributo “6928”, o anche in esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a uso abitativo, ossia i mutui. Come per tutti gli altri atti di acquisto assoggettati all’imposta di registro proporzionale, anche l’acquisto di una prima casa per gli under 36 è esente poi dall’imposta di bollo.

 

I BENEFICIARI

Rientrano tra i beneficiari dell’agevolazione quindi sia gli acquirenti che i mutuatari che, nell’anno di stipula del contratto, non hanno ancora compiuto il 36esimo anno di età e il cui Isee non superi i 40mila euro annui. L’Isee viene calcolato sui redditi percepiti e il patrimonio posseduto nel secondo anno precedente la presentazione all’Inps della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). E quindi, per fare un esempio, per gli atti stipulati nel 2022, l’ISEE è quello del 2020.

La norma disciplina anche il caso in cui gli acquirenti siano più di uno: i requisiti non devono per forza riguardare tutte le persone coinvolte nell’atto di compravendita, ma chi non li possiede sarà soggetto al regime fiscale ordinario.

 

ALTRI REQUISITI

Non solo: l’acquirente deve dichiarare, nell’atto di acquisto, di non essere titolare, neppure per quote o in regime di comunione legale, su tutto il territorio nazionale, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle stesse agevolazioni “prima casa”. In caso contrario, è necessario vendere l’immobile posseduto entro un anno dalla data del nuovo acquisto.

 

GLI IMMOBILI

Anche in riferimento agli immobili occorre fare riferimento sempre alle disposizioni che disciplinano le agevolazioni “prima casa”. Tra gli immobili ammessi al beneficio rientrano quelli classificati o classificabili nelle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e A/11, oltre che alle pertinenze dell’immobile principale, classificate o classificabili nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7 (limitatamente a una pertinenza per ciascuna categoria e destinate a servizio della casa di abitazione oggetto dell’acquisto agevolato).

 

L’INDIRIZZO IMMOBILIARE

Via Cercariolo, 8/a

Scorzè (VE)

tel 041/58.41.449

www.lindirizzoimmobiliare.it